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AIIC Italy News

25/01/2024
Italiano, la lingua che conviene
A Roma il 21 febbraio la seconda edizione del Festival LaLinguaMadre per avviare un “cantiere” di politica linguistica

Generare un dibattito concreto con l’obiettivo di delineare una politica linguistica che sostenga e promuova creativamente la lingua madre in un ecosistema di genuino pluralismo linguistico, ma senza forme di protezione artificiale, senza divieti né riserve di caccia, ma semmai attraverso un sistema di incentivi e di investimenti. È questo l’obiettivo del progetto LaLinguaMadre, ideato e promosso da AIIC Italia (Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza), per avviare una riflessione nuova e non ideologica sul potenziale della lingua italiana e raffrontarsi con altre realtà linguistiche in Europa e nel mondo. “La lingua italiana, come ogni lingua madre, è una risorsa di pari dignità rispetto al patrimonio artistico, paesaggistico, culturale e gastronomico. Per questa ragione è importante non solo tutelarla, ma anche valorizzarla come bene comune a tutto tondo. Si tratta non solo di un’esigenza culturale, ma anche di un interesse economico nazionale”, sottolinea Luisa Malentacchi, vice-presidente di AIIC Italia e promotrice del progetto LaLinguaMadre.

Occasione per raccontarsi e raccontare il progetto sarà la seconda edizione del Festival LaLinguaMadre – La lingua che conviene in programma il prossimo 21 febbraio a Roma, presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica. L’evento, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e del sostegno della Commissione europea, ospiterà una serie di conversazioni e interventi di esponenti di diversi settori, come economisti, scrittori, penalisti, costituzionalisti, imprenditori, scienziati, storici, ma anche attori e cultori della lingua. Un dibattito vivo e sfaccettato, come viva e sfaccettata deve essere la lingua in tutti gli ambiti della com
unicazione, in modo da rendere la comunicazione stessa accessibile, democratica e “vicina” a chi parla e a chi ascolta. L’evento sarà dunque una riflessione pratica e operativa per dare vita a un cantiere di politica linguistica italiana.


In occasione dell’incontro di Roma verrà inoltre presentata la ricerca La lingua che conviene. Dagli anglicismi alla comunità, per pensare una politica linguistica nazionale, condotta da Daniele Mazzacani, Economista e Membro del Gruppo di ricerca in Economia, Analisi delle Politiche e della Lingua – Scuola di Scienze sociali e politiche applicate dell’Università dell’Ulster (Regno Unito).

“Le lingue madri soffrono degli effetti di un retaggio nostalgico, risultano appiattite dall’inglese globale e dall’intelligenza artificiale, e stentano a trovare gli spazi e la spinta creativa per trovare nuove forme adatte a ridefinire i concetti di fronte ad una realtà che cambia, soddisfare nuove esigenze, esprimere tutte le sfumature, tutti i particolari che non pagano, tutti i colori della nostra vita”, sottolinea Luisa Malentacchi.

Fra i confronti più interessanti in programma il 21 febbraio c’è il tema del diritto all’assistenza linguistica, ma anche i diritti linguistici e la Costituzione e il peso della lingua italiana nelle arti teatrali e cinematografiche, l’irruzione dell’Intelligenza artificiale nella traduzione e nella generazione di contenuti. Centrale anche il confronto sul valore della madrelingua nella storia, come strumenti di oppressione, promozione, sovversione, ma anche emancipazione.

Non si parlerà però solo di italiano: importante sarà anche la presenza dello scrittore greco Petros Markaris. Figlie di due civiltà trainanti nell’antichità, il greco e l’italiano oggi faticano entrambe ad affermare il proprio peso semantico e culturale e rischiano una perdita di potenziale tanto creativo quanto economico. Analoghe difficoltà, a cui i due Paesi reagiscono in modo diverso in termini di politica linguistica. Anche per questo l’evento sarà occasione di un confronto attento e proattivo con l’obiettivo di generare spunti preziosi per entrambi.