Chiude in bellezza la serie di interviste “Ripartire, costruire, insieme” di AIIC Italia con Salvatore Sagone, Presidente di ADC Group e Portavoce del Club degli Eventi.

ADC Group: piattaforma di incontro tra domanda e offerta

Non servono grandi presentazioni per introdurre ADC Group, società editoriale specializzata nel settore MICE e Live Communication, nata nel 2002 e subito posizionatasi sul mercato come la più accredita piattaforma di incontro tra domanda ed offerta di servizi legati alla comunicazione. Qualche accenno, per chi ancora non lo conoscesse al Club degli Eventi, un’idea nata quattro anni fa, e pensata come un luogo di incontro fra agenzie specializzate nella creazione e nella produzione di eventi. A Salvatore Sagone  va certamente il merito di avere intercettato un bisogno preciso del mercato cui ha saputo rispondere con un prodotto molto interessante. Dopo il lancio nel 2004 di un sistema editoriale dedicato, che al sito E20Express affianca la rivista mensile E20, nello stesso anno Salvatore decide di lanciare la prima edizione del BEA (Best Event Awards). Un’operazione che immediatamente riscuote grande consenso da parte degli operatori tanto da crescere velocemente ed evolversi nell’European Best Event Awards. Ricordiamo che nel 2019 in occasione della Live Communication Week, l’ultima edizione organizzata in presenza, Milano ha ospitato partecipanti da 42 paesi. A Sagone va sicuramente il merito di aver intercettato un bisogno insoddisfatto da parte degli operatori e di aver saputo creare un’occasione prestigiosa di scambio e networking fra agenzie e operatori della comunicazione di elevata qualità, oltre che una vetrina importante anche per le nuove risorse del settore. 

Il settore ha bisogno anche della vitalità espressa dalle piccole realtà di qualità

Un settore quello del MICE che a veri e propri colossi con esperienza decennale affianca tante piccole realtà, appena formatesi e per questo forse più agili e pronte ad accogliere le grandi trasformazioni che il settore MICE sta vivendo. “In questi anni abbiamo assistito a fenomeni molto interessati  che sono iniziati ancora prima della pandemia, prima fra tutti la digitalizzazione” – commenta Salvatore. “Le chiusure post COVID non hanno colto gli operatori impreparati. Certamente a partire da marzo 2020 il processo di digitalizzazione del paese ha subito una brusca accelerazione e il settore MICE si è sicuramente arricchito di competenze ed esperienze che costituiranno un bagaglio importante per il futuro”. Per questo sottolinea Sagone anche le aziende di piccole dimensioni, nate intorno ad un business model forse più adatto a rispondere alle nuove necessità del mercato , rappresentano un asset importante di cui non possiamo fare a meno. Molte di loro hanno dimostrato grande vitalità e oggi convivono perfettamente accanto ai colossi del settore, alimentando un dialogo proficuo.

Il futuro della Live Communication: un modello di intrattenimento sempre più televisivo 

Un modello sempre più televisivo caratterizzerà il modo di concepire gli eventi post pandemia, con una componente in presenza ma dove non potrà mancare il coinvolgimento di pubblici distanti.  Un modello che influenzerà anche il modo di concepire i contenuti: agenzie e clienti dovranno vestire i panni di veri e propri broadcaster e sviluppare formule sempre più vicine a quelle dell’intrattenimento.  Uno spazio in cui agenzie di piccole dimensioni, più agili e più flessibili, potranno trovare terreno fertile. Amplificare il messaggio, superare i confini nazionali è la grande sfida nel nuovo modo di concepire gli eventi.

Ricerca di dialogo e nuovo patto fra agenzie e clienti

Mentre intravediamo la fine di questo lungo periodo buio e iniziamo a pensare alla progettazione di eventi e occasioni di incontri, dobbiamo costruire sulle certezze che abbiamo imparato a costruire in questi mesi: una di queste è i l ruolo delle collaborazioni e delle alleanze. Cercare nuove forme di relazione che ruotino intorno ad un nuovo modo di fare eventi. In questa direzione si inserisce l’ultima iniziativa in ordine temporale del Club degli Eventi che si appresta ad aprire un capitolo interamente dedicato ai “Partner”. Una novità che conferma la filosofia del Club che punta sempre di più ad instaurare un dialogo che permetta di scrivere le nuove regole. Un esempio è la stesura di un patto fra agenzie e clienti che possa dare al business dei tratti di maggiore sostenibilità, da un punto di vista economico-finanziario ma anche etico e relazionale.

Sostenibilità e un nuovo patto tra agenzie e clienti 

Le gare rimangono il nervo scoperto del sistema, spiega Salvatore Sagone. Complessità delle strutture coinvolte, brief poco chiari, budget opachi, lavorazioni e rilavorazioni pre-gara spesso non retribuite sono ancora motivo di grandi affanno per le agenzie di eventi. Un sistema che va certamente rinnovato a beneficio di tutti. In futuro il tema della relazione fra clienti e partner sarà sempre più centrale e ADC Group vuole seguire questa evoluzione utilizzando al meglio i mezzi digitali e creando nuovi formati di coinvolgimento.

AIIC Voices: la rivoluzione digitale di AIIC Italia

Un processo di digitalizzazione che anche AIIC Italia ha saputo cogliere con la sua app AIIC Voices, una soluzione in linea con i bisogni di trasformazione digitale di cui il nostro paese ha bisogno, soprattutto pensando ad un futuro che sarà sempre più ibrido. 

IULM: Master in Comunicazione e Management degli Eventi

Salvatore conclude il suo intervento con una nota rivolta ai giovani che si affacciano alla professione citando il Master in Comunicazione e Management degli Eventi che a fine 2019 l’Università IULM di Milano ha lanciato in collaborazione con il Club degli Eventi. Un Master che mancava sul panorama italiano e che permetterà di individuare e formale le nuove figure professionali di cui il settore MICE ha bisogno. 

Grazie Salvatore e l’appuntamento con tutti è con il Bea Italia (27-29  ottobre 2021) e al Bea World (22-24 novembre 2021)