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AIIC Italy News

20/05/2021
"Ripartire, ricostruire, insieme"

Continua la serie di interviste di AIIC Italia con i rappresentanti delle più grandi associazioni di categoria dell'Industria MICE in Italia. Questa volta è il turno di Luigi Irione, Membro del Consiglio Direttivo FERPI

FERPI: il mondo dei professionisti delle Relazioni Pubbliche 

Luigi Irione apre la nostra conversazione raccontandoci qualcosa di FERPI, l’associazione che, dal 1970, rappresenta i professionisti delle Relazioni Pubbliche e della Comunicazione in Italia. Una associazione capillare, presente sul territorio attraverso le sue 12 delegazioni territoriali, nate per promuovere la cultura della comunicazione anche nel nostro paese. I soci FERPI operano come liberi professionisti, dirigenti, funzionari, dipendenti e collaboratori di aziende, enti pubblici, Enti del Terzo Settore, docenti universitari, ovvero per tutte quelle realtà che riconoscono il ruolo della comunicazione d'azienda come amplificatore di valori e messaggi fondamentali per il proprio business.

Tante  le assonanze tra FERPI e AIIC Italia: dai valori di base quale l’etica professionale e la discrezione, passando per la formazione continua e il ruolo di interlocutore istituzionale.

Ricordiamo infatti che anche FERPI è inserita, come AIIC Italia, nell’elenco delle associazioni professionali non organizzate in ordini o collegi Ministero dello Sviluppo Economico (legge 4/2013) ed è garante delle capacità professionali e della deontologia dei propri iscritti. Luigi ricorda come la formazione sia non solo opportunità di aggiornamento ma anche un efficace volano che permette agli associati di soddisfare le aspettative del mercato in costante divenire. 



L’importanza della comunicazione

Non possiamo che condividere le parole di Luigi Irione quando ricorda come la  comunicazione sia uno strumento per la creazione di reti relazionali. Comunicare significa sviluppare legami tra persone che a loro volta contribuiranno alla vitalità e al fiorire della  società. Anche AIIC, da sempre è impegnata nella lotta per il multilinguismo, affinché a tutti sia data la possibilità di usare la propria lingua madre e di esprimersi in maniera articolata e ricca. Comunicare male, ricorrendo sempre all’inglese come lingua franca, limita la capacità di espressione, ma anche le capacità relazionali.

Le implicazioni possono spingersi oltre. Anche in occasione della cerimonia di consegna dell’ultimo premio Ferpi per la comunicazione e le relazioni pubbliche, alcuni degli ospiti di eccezione hanno evidenziato come l’impoverimento del linguaggio equivalga a impoverimento dei mercati  e dunque impoverimento della democrazia.

Evoluzione tecnologica e nuove competenze

Facendo riferimento all'ultimo anno e mezzo, Luigi sottolinea come la comunicazione sia cambiata e sarà destinata a cambiare ulteriormente, ora che gran parte degli incontri avvengono in maniera virtuale. InspiringPR, il Festival delle Relazioni Pubbliche promosso da FERPI, ha appena lanciato il premio “E’ il digitale, bellezza!” un’iniziativa dedicata alla memoria di Adriana Ripandelli, recentemente scomparsa, Adriana è stata fra i primi, in Italia, ad aver profondamente creduto nella rivoluzione digitale. Una trasformazione per nulla nuova per FERPI, che da tempo ha adottato le modalità digitali e virtuali.

Dopo lo scoppio della pandemia, l’attività degli associati FERPI ha subito una forte battuta di arresto, che è stata tuttavia colta come una pausa di riflessione per comprendere a pieno la portata delle ultime trasformazioni e le modalità con cui ripresentarsi al mercato in vista della ripresa delle attività.

La pandemia ha inevitabilmente accelerato, come in tanti settori, l’adozione di tecnologie già in cantiere da anni, a volte immature. È stato fatto un balzo repentino in avanti, che avrebbe, diversamente richiesto anni. Questo è positivo, ma oltre all’evoluzione tecnologica ora servirà anche un’evoluzione culturale che ci possa aiutare a definire le regole di una buona comunicazione. Così usciremo rafforzati dalle esperienze dell'ultimo anno e mezzo, pronti per ripartire. Grazie Luigi!